Dal punto di vista metodologico il programma della Summer School si caratterizza per l’alternarsi di quattro momenti: culturali, di formazione, di confronto, elaborazione e condivisione, già articolati e positivamente sperimentati nelle edizioni precedenti:

alimentazioni culturaliAlimentazioni culturali: in plenaria, lectio magistralis proposte da relatori esterni ed interni alla Rete WEEC capaci di stimolare pensieri e riflessioni.


Officina delle idee: momento di lavoro, confronto, e riflessione di gruppo moderato da formatori esperti della rete WEEC. Le attività vengono introdotte dalla narrazione di reali esperienze di educazione ambientale e si focalizzano sugli aspetti metodologici. Ogni giorno sono previsti diversi momenti di Officina delle idee anche in parallelo, permettendo quindi la suddivisione dei partecipanti in gruppi di lavoro più ridotti. Compito di ciascun gruppo di lavoro, dopo la presentazione dell’attività, è quello di produrre un elaborato con analisi e idee in merito all’argomento trattato. Sono previste attività che valutano il ruolo degli ecomusei nella conservazione del patrimonio immateriale delle comunità e che la valorizzano come una mostra d’arte di espressività.


Case history: incontri con realtà locali di particolare interesse: rappresentanti di progetti, enti, istituzioni, associazioni, cooperative, imprese. Lo scopo è quello di sviluppare analisi e riflessioni sulle dinamiche della rete territoriale che possano avere valore generale, entrare nel vivo di esperienze là dove esse si sviluppano, “toccare con mano” pratiche di rete di educazione e tutela ambientali.


LaboratoriLaboratori: vengono proposti giornalmente, in parallelo, laboratori con un conduttore esperto finalizzati a rendere protagonisti i partecipanti nei percorsi educativi, a favorire l’esplorazione di sé, degli altri e dell’ambiente, a mettersi in gioco in prima persona, a sperimentare tecniche, stili relazionali, a mettere in azione le competenze acquisite.

Un “dispositivo” metodologico di questo tipo ha lo scopo di rendere tutti i partecipanti protagonisti del percorso e di innescare spirali di esperienza, dialogo, riflessione in coerenza con quanto si vorrebbe veder praticato nei percorsi di EAS sviluppati nei diversi contesti educativi.